Che cos’è la lotta integrata e perché se ne sta parlando sempre più spesso?
La lotta integrata o difesa integrata delle colture è una tecnica di produzione a basso impatto ambientale che consente di limitare tutti quei danni causati dai parassiti delle piante, utilizzando metodi e tecniche che rispettano l’ambiente e la salute dell’uomo.
Questo tipo di strategia ha visto un maggiore utilizzo soprattutto dopo le crescenti pressioni della normativa europea in materia di utilizzo di prodotti fitosanitari in agricoltura, assicurando così ai prodotti agricoli comunitari un livello di sicurezza molto elevato.

In che cosa si differenzia dalla difesa chimica?
Mentre quest’ultima mira all’eliminazione dell’agente di danno a calendario, la difesa integrata si propone di raggiungere un equilibrio che sia economicamente vantaggioso per l’agricoltore e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente.
La prima richiede interventi costanti e sempre più frequenti per la sua efficacia di breve durata, aumentando il rischio di comparsa di organismi bersaglio non più sensibili ai prodotti utilizzati.
La difesa integrata, mirando invece ad un equilibrio di lunga durata, determina una progressiva riduzione degli interventi che avranno lo scopo di riportare la coltivazione ad uno stato di equilibrio.
Per fare ciò, è necessario però avere delle conoscenze di base della vigna, e soprattutto un costante impegno in campo per monitorare lo stato di salute della coltivazione.
L’agricoltore diventa, così, a tutti gli effetti protagonista assoluto di quello che succede nella vigna, decidendo, sulla base di elementi studiati con cura, quando e come intervenire.
Diventa fondamentale, perciò, che alle spalle ci sia un’approfondita conoscenza ed una costante presenza in campo per monitorare lo stato di salute delle coltivazioni.
Così, sarà più semplice intervenire in modo mirato e puntuale.
Cade, in questo modo, l’approccio di una difesa delle colture predeterminata da calendari di intervento stabiliti spesso solo in relazione alle fasi fenologiche della coltura.
La difesa integrata è quindi una strategia che combina l’efficacia alla convenienza, la salvaguardia dell’ambiente alla qualità del prodotto, il tutto applicabile su larga scala.
Come detto precedentemente, in questo tipo di approccio, non si è spettatori ed esecutori di interventi, bensì protagonisti attivi a livello decisionale ed operativo.
E gli effetti positivi sono evidenti su tutto il nostro ecosistema: dalla salute degli operatori alla qualità dei prodotti commercializzati. Un vero e proprio win-win agrotecnico.
Riuscire, quindi, a combinare queste strategie a delle tecnologie che aiutano nello stabilire quando effettuare i giusti trattamenti, diventa a tutti gli effetti una soluzione vincente. Vincente in qualsiasi campo, da quello più economico e commerciale a quello ambientale.
Il software VinAi.Farm permette infatti di avere un quadro preciso delle proprie vigne, grazie a dei precisi sensori collegati a delle centraline meteo.
Il viticoltore così può capire anticipatamente se la coltivazione potrà sviluppare fitopatologie in futuro oppure no.
Combinato ad una profonda conoscenza del proprio terreno, il software può portare a numerose soddisfazioni nella produzione di uva di qualità.
